La dermatite atopica, comunemente nota come eczema atopico, è una patologia infiammatoria cronica della pelle che si manifesta con prurito intenso, lesioni cutanee eritematose e squamose, spesso localizzate nelle pieghe del corpo come gomiti, ginocchia e collo. Questa condizione, che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, può compromettere significativamente la qualità della vita, soprattutto nei casi in cui i sintomi sono particolarmente gravi o persistenti.
Presentazione clinica della dermatite atopica
La dermatite atopica si manifesta in tre fasi cliniche principali: acuta, subacuta e cronica. Nella fase acuta, la pelle presenta vescicole che possono trasudare e formare croste. Questa fase è spesso associata a un prurito intenso che porta il paziente a grattarsi continuamente, peggiorando così le lesioni cutanee.
La fase subacuta è caratterizzata da papule eritematose e squamose, meno umide rispetto alla fase acuta, ma ancora molto pruriginose. In questa fase, la pelle inizia a mostrare segni di lichenificazione, una condizione in cui la pelle diventa più spessa e rugosa a causa del grattamento continuo.
Nella fase cronica, le lesioni cutanee mostrano una marcata lichenificazione, con placche ispessite e pigmentazione alterata. Questa fase può durare per mesi o addirittura anni, con periodi di riacutizzazione e remissione.
È interessante notare che, soprattutto nei bambini, la dermatite atopica può manifestarsi anche in forma di pitiriasi alba, con placche ipopigmentate e scarsamente demarcate che tendono a comparire sul viso e sulle braccia. Inoltre, la dermatite atopica spesso coinvolge superfici flessorie come il collo, le palpebre, il viso e il dorso delle mani, rendendo la diagnosi differenziale con altre patologie cutanee particolarmente importante.
Cause immunitarie della dermatite atopica
Il ruolo del sistema immunitario nella dermatite atopica è cruciale. La patogenesi della dermatite atopica è infatti complessa e coinvolge una serie di anomalie immunologiche e strutturali della pelle.
Quando l’integrità dell’epidermide è compromessa, questa permette il contatto diretto tra le cellule immunitarie nel derma e gli antigeni esterni. Il risultato è una risposta immunitaria eccessiva che si manifesta con prurito, infiammazione e lesioni cutanee.
Il ciclo prurito-grattamento è un elemento centrale nella dermatite atopica. Il grattamento continuo aggrava l’infiammazione e danneggia ulteriormente la barriera cutanea, creando un circolo vizioso difficile da interrompere. I linfociti T e B giocano un ruolo chiave in questo processo, poiché penetrano nella pelle infiammata e perpetuano la risposta immunitaria. Inoltre, la produzione di autoanticorpi, come gli anti-SSA/Ro, può contribuire a mantenere l’infiammazione cronica e il danno tissutale.
Oltre le terapie topiche: Il Protocollo Coimbra
Tradizionalmente, la gestione della dermatite atopica si concentra sul controllo dei sintomi attraverso l’uso di emollienti e corticosteroidi topici. Questi ultimi sono il trattamento di prima linea per ridurre l’infiammazione e alleviare il prurito durante le fasi di riacutizzazione. Tuttavia, l’uso prolungato di corticosteroidi può portare a effetti collaterali significativi, come l’atrofia cutanea, la formazione di strie e la telangiectasia.
Mentre le terapie topiche agiscono principalmente sui sintomi, il Protocollo Coimbra rappresenta un approccio innovativo che mira a trattare la dermatite atopica alla radice, modulando l’attività del sistema immunitario. Questo protocollo si basa sull’uso di alte dosi di vitamina D, nota per le sue proprietà immunomodulanti.
La vitamina D è essenziale non solo per la salute ossea, ma anche per la regolazione del sistema immunitario. Essa agisce sui linfociti T, riducendo l’infiammazione e prevenendo l’attacco autoimmune contro la pelle. A differenza dei corticosteroidi, che possono solo temporaneamente alleviare i sintomi, il Protocollo Coimbra mira a ripristinare l’equilibrio immunitario, riducendo la frequenza e la gravità delle riacutizzazioni.
Conclusioni
La dermatite atopica è una malattia complessa che richiede un approccio terapeutico globale, capace di affrontare sia i sintomi che le cause immunitarie alla base della malattia. Mentre i trattamenti convenzionali offrono un sollievo temporaneo, il Protocollo Coimbra rappresenta una strategia per chi desidera andare oltre il semplice trattamento sintomatico, mirando a ridurre l’attività autoimmune e migliorando non solo la qualità della vita, ma anche l’evoluzione a lungo termine della malattia.