Vasculiti autoimmuni

Nov 25, 2024 | Malattie e Condizioni

Le vasculiti autoimmuni sono patologie complesse e ancora poco comprese, caratterizzate da un’infiammazione dei vasi sanguigni che può causare danni significativi a livello sistemico. Questo gruppo eterogeneo di malattie condivide alcune manifestazioni cliniche, come la distruzione della parete vascolare e l’ostruzione del flusso sanguigno, ma si differenzia notevolmente per il calibro dei vasi coinvolti e per il meccanismo patogenetico sottostante. Di seguito, esploreremo le principali tipologie di vasculiti autoimmuni, mettendo in evidenza le specificità immunologiche e i difetti delle cellule T regolatorie (Treg), un elemento cruciale nella modulazione dell’immunità.

Arterite a Cellule Giganti (GCA)

L’arterite a cellule giganti, o GCA, è la forma più comune di vasculite autoimmune, che colpisce prevalentemente gli anziani e interessa le arterie di medio e grosso calibro, come l’aorta e i suoi rami principali. Il quadro clinico della GCA può comprendere cefalea, claudicatio mandibolare e, nei casi più gravi, perdita della vista. A livello immunitario, si osserva una disfunzione specifica delle cellule Treg CD8+. Queste cellule, normalmente deputate a regolare l’infiammazione, nella GCA mostrano un’alterazione nella segnalazione del recettore NOTCH4, che porta a un difetto nella produzione e nel rilascio di esosomi contenenti la NADPH ossidasi 2 (NOX2). Questi esosomi hanno un ruolo chiave nel controllare l’attivazione delle cellule T CD4+ patogeniche. La carenza di NOX2 negli esosomi impedisce quindi alle cellule Treg di svolgere il loro ruolo soppressivo, contribuendo così alla persistenza dell’infiammazione.

Arterite di Takayasu (TAK)

L’arterite di Takayasu, o TAK, è una rara forma di vasculite che colpisce le giovani donne, causando un’infiammazione cronica dell’aorta e dei suoi principali rami. A differenza della GCA, la TAK presenta una diversa risposta immunitaria, caratterizzata da una ridotta frequenza di cellule Treg attivate, con un conseguente squilibrio nell’omeostasi immunitaria. L’instabilità delle cellule Treg nella TAK potrebbe favorire la trasformazione in cellule effettrici pro-infiammatorie, come le cellule Th1 e Th17, aggravando il processo infiammatorio e favorendo un danno vascolare più esteso.

Poliarterite Nodosa (PAN)

La poliarterite nodosa è una vasculite necrotizzante sistemica che interessa principalmente i vasi di medio e piccolo calibro, con un coinvolgimento preferenziale del tratto gastrointestinale, della cute e del sistema nervoso periferico. Nei pazienti con PAN, è stata rilevata un’aumentata frequenza di cellule Treg nel sangue, ma queste cellule non sono in grado di esercitare un’adeguata funzione soppressiva, probabilmente a causa di una ridotta espressione di CTLA-4, una molecola critica per la regolazione della risposta immunitaria. Il deficit funzionale delle Treg lascia quindi spazio a un’infiammazione incontrollata, che porta a lesioni vascolari multiple e sistemiche.

Malattia di Kawasaki (KD)

La malattia di Kawasaki è una vasculite che colpisce prevalentemente i bambini sotto i cinque anni, coinvolgendo i vasi coronarici di medio e piccolo calibro. La manifestazione clinica più temuta è la formazione di aneurismi coronarici, che possono avere conseguenze gravi a lungo termine. Nella fase acuta della KD, si osserva una riduzione marcata delle cellule Treg, indipendentemente dalla presenza di complicanze coronariche. Il trattamento con immunoglobuline (IVIG) è attualmente lo standard terapeutico e ha dimostrato di aumentare la frequenza delle cellule Treg, ripristinando parzialmente la tolleranza immunitaria. Tuttavia, nei pazienti che sviluppano lesioni coronariche, le Treg non riescono a recuperare completamente la loro funzione soppressiva, suggerendo una disfunzione immunitaria più profonda.

Vasculite Crioglobulinemica Associata a HCV

La vasculite crioglobulinemica è spesso associata all’infezione cronica da virus dell’epatite C (HCV) e coinvolge principalmente i vasi di piccolo calibro, come i capillari glomerulari. Nei pazienti con questa forma di vasculite, si osserva una marcata riduzione delle cellule Treg e un’alterazione della loro funzione soppressiva, che facilita la formazione di immunocomplessi e il conseguente danno vascolare. In questi pazienti, la gravità della malattia sembra essere direttamente correlata alla disfunzione delle Treg, che non riescono a contrastare adeguatamente la risposta immunitaria eccessiva.

Porpora di Henoch-Schoenlein (HSP)

La porpora di Henoch-Schoenlein, nota anche come vasculite IgA, è la vasculite più comune nei bambini e si manifesta con un’infiammazione dei piccoli vasi che coinvolge la cute, i reni, il tratto gastrointestinale e le articolazioni. I pazienti con HSP presentano una riduzione delle cellule Treg e un aumento del rapporto tra cellule Th17 e Treg, indicando uno sbilanciamento immunitario che favorisce il mantenimento dell’infiammazione. L’accumulo di cellule Treg nelle lesioni renali potrebbe rappresentare un tentativo del sistema immunitario di contenere il danno, ma non è sufficiente per ristabilire l’omeostasi immunitaria.

Lupus Eritematoso Sistemico (SLE)

Il lupus eritematoso sistemico è una malattia autoimmune complessa che colpisce vari organi e apparati, inclusi pelle, reni, polmoni e sistema nervoso. Nei pazienti con SLE, la ridotta disponibilità di interleuchina-2 (IL-2), una citochina fondamentale per la sopravvivenza e la funzione delle Treg, compromette la loro capacità di mantenere la tolleranza immunitaria, contribuendo così alla patogenesi della malattia. Questo deficit di IL-2 porta a un’espressione ridotta di FOXP3 nelle Treg, rendendole incapaci di sopprimere l’attività autoimmune e favorendo la persistenza dell’infiammazione.

Vasculite ANCA-Associata (AAV)

La vasculite ANCA-associata comprende tre principali entità cliniche: granulomatosi con poliangioite (GPA), poliangioite microscopica (MPA) e granulomatosi eosinofila con poliangioite (EGPA). Queste vasculiti colpiscono principalmente i piccoli vasi e sono caratterizzate dalla presenza di autoanticorpi diretti contro gli antigeni citoplasmatici dei neutrofili (ANCA). Nei pazienti con AAV, le cellule Treg sono numericamente ridotte e funzionalmente compromesse, contribuendo all’infiammazione cronica e al danno vascolare diffuso che caratterizza queste patologie.

Trattamento delle vasculiti con il Protocollo Coimbra

Il Protocollo Coimbra è una strategia terapeutica basata sull’uso ad alte dosi di vitamina D3 per il trattamento delle malattie autoimmuni. Questo protocollo, ideato dal neurologo brasiliano Dr. Cicero Coimbra, sfrutta le proprietà immunomodulatorie della vitamina D per ripristinare il corretto equilibrio immunitario e favorire la soppressione dell’infiammazione cronica.

Il razionale del Protocollo Coimbra si basa su numerose evidenze scientifiche che dimostrano come la vitamina D sia coinvolta nella regolazione dell’immunità, promuovendo la funzione delle cellule Treg e riducendo l’attività delle cellule Th1 e Th17, spesso iperattivate nelle malattie autoimmuni. La vitamina D agisce legandosi al suo recettore (VDR) presente su molte cellule del sistema immunitario, modulando la produzione di citochine pro-infiammatorie e aumentando l’espressione di FOXP3, il marcatore principale delle cellule Treg. Questo effetto contribuisce a riequilibrare la risposta immunitaria, migliorando il controllo dell’infiammazione nei pazienti con vasculite autoimmune.

Dott.ssa Francesca Michelucci

Chi Sono

Dott.ssa Francesca Michelucci
Medico Esperto in Fitoterapia, Medicina Integrata,
Protocollo Coimbra e Terapia con Ormoni Bioidentici.
Specializzata in Anestesia, Rianimazione e Terapia del Dolore.

Protocollo Coimbra

Malattie Autoimmuni e Protocollo Coimbra

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